Il terrorismo non divida i politici e l’Europa resti unita

servizio a cura di Elena Quidello

E’ sorprendente come durante le trasmissioni di Porta a Porta (8/1/2015 e 9/1/2015) il cui temabruno-vespa è stato interamente dedicato alla Strage dei 12 giornalisti della Redazione CHARLIE HEBDO, la sinistra abbia ribaltato improvvisamente le sue posizioni classiche elogiando l’operato del generale AL Sisi in Egitto.

E cosa ancor più strana che l’europarlamentare Pittella abbia sposato le posizioni di quella destra che da sempre ha invocato un ruolo attivo dell’Europa nei paesi mediorientali da cui l’immigrazione continua come un fiume in piena a sbarcare sulle coste italiane. Ma allora si può ancora pensare di fare politica alla vecchia maniera dove ciò che dice la sinistra è verità e ciò che dice la destra è pericoloso, antieuropeo, xenofobo etc..?

Sorprendente è stato sentire il bravo Ministro Pinotti elogiare il Presidente Al Sisi in quanto è ormai storia che , durante la rivolta del popolo egiziano, l’Europa, con l’appello di Catherine Ashton che chiedeva la liberazione di Morsi prima e con le parole di Pittella dopo , la sinistra Europea aveva palesemente mostrato la sua ambiguità nel sostenere la lotta degli egiziani verso libertà , diritti, democrazia. Ricordiamolo quel terribile evento che spinse il coraggioso popolo egiziano a protestare pacificamente per giorni e giorni lungo le strade e le piazze del marcia-a-parigiCairo chiedendo al presidente Morsi la revisione della nuova Costituzione. Nulla infatti di ciò che donne , uomini e giovani avevano chiesto era stato approvato . Nulla era stato fatto per difendere la libertà religiosa, il diritto alla giustizia dei copti le cui chiese venivano bruciate una dietro l’altra, il limite d’età per le spose bambine … mentre invece si favorivano le leggi islamiche contro ogni diritto universalmente riconosciuto. Ricordo l’indignazione che provai quando dall’emittente di radio radicale ascoltai l’arringa di Pittella che senza capire cosa stesse accadendo realmente in Egitto, chiedeva concitatamente la condanna del Governo provvisorio egiziano, di quel generale Al Sisi che guarda caso, aveva dichiarato di indire nuove elezioni come solitamente un dittatore non propone.

Al Sisi infatti, solo dopo aver avuto in mano le prove del tradimento di Morsi , con Obama addirittura implicato, agì con coraggio e determinazione per fermare l’escalation dell’oscurantismo, della dittatura religiosa, quella che ancora dopo secoli di oppressioni sulle anime e sulla menti dei popoli continua a limitare libertà ingegno, evoluzione e progresso . Ricordiamo ancora i 25 poliziotti egiziani che eseguendo il loro dovere di controllo in Sinai furono massacrati brutalmente dai fratelli musulmani dopo che questi avevano già alzato le mani in segno di resa , proprio come hanno fatto vigliaccamente i terroristi di Charlie Hebdo che dopo aver compiuto l’orrenda strage, hanno infierito sul corpo inerme del povero poliziotto anch’egli con la mano tesa in supplichevole resa.

Ecco! Questa è l’Europa che ha difeso indirettamente con il suo silenzio, i fratelli musulmani folla-a-parigi, non ha mai avuto il coraggio di far sentire la sua voce contro le masse offese dalla Costituzione islamica di Morsi, non ha mai pronunciato una sola frase a favore delle minoranze religiose, nei paesi a stragrande maggioranza musulmana , continuamente discriminati nei loro diritti umani e civili, e questo è Pittella che ‘onora’ l’Europa con il suo contributo ai valori europei, questo è Pittella che a Porta a Porta ha enunciato, proposte sostenute sempre dalla destra sul tema dell’immigrazione. Prevedibile è stato invece il dibattito sul terrorismo religioso. Il Ministro Pinotti alla domanda di Bruno Vespa ha risposto che la religione non c’entra con il terrorismo contraddicendosi poiché contemporaneamente elogiava Al Sisi nella sua azione di persuasione a non alimentare la paura dell’islam presso i paesi non islamici e a re visionare il sistema Islam.

Un invito rivolto ad imam e studiosi del Corano presso la più importante Università teologica del Cairo: Al- Azhar. L’opinione di Pinotti, portavoce del PD , è dunque l’opinione dell’intera sinistra, una sinistra che ha sempre dichiarato che il terrorismo è frutto di una reazione all’ingerenza occidentale nelle questioni politiche , economiche, militari. Se per la Pinotti la Religione non c’entra proprio nulla con il terrorismo , altrettanto sostiene Hollande. In corso di elezioni pronunciò parole come : ’ io odio i ricchi’ , una frase che mal si addiceva ad un candidato in corsa per la presidenza di una nazione. Vero è che gli stessi francesi oggi lo hanno affossato con il loro scarso sostegno non tanto per le sue futili vicende amorose, quanto per aver sottovalutato il terrorismo islamico; il contrario di ciò che invece aveva fatto il suo predecessore Sarkozy il quale , pur colpevole di aver iniziato l’attacco in Libia è stato almeno più operativo nei confronti del terrorismo.

parlamento_italianoNon è chiaro in quale misura l’Europa possa aver recepito il dolore incommensurabile dei paesi islamici costantemente sotto attacco terroristico ma è certo che dopo le stragi di Parigi tutti si aspettano dall’Europa decisioni e provvedimenti sempre invocati e mai intrapresi. I terroristi franco -algerini, ignari di essere strumenti nelle mani di manipolatori della mente e del terrore , si sono lasciati accecare per compiere una strage voluta da occulti finanziatori , falsi amici dell’occidente che la vita comoda la vivono nei loro sontuosi palazzi con arredi di oro e di argento puro non certo nel paradiso eterno di Allah.

Gli stessi terroristi, nel loro atto abominevole, hanno risvegliato le coscienze di tutti i politici e degli europarlamentari per troppi anni sordi agli appelli di quell’altra parte di popolo europeo erroneamente definito xenofobo per aver espresso valutazioni diverse sui pericoli del fondamentalismo religioso, quella parte di popolo che non riconoscendosi nella debolezza della sinistra, metteva in guardia dagli attentati prevedendo attacchi su vasta scala esattamente come profetizzavano gli Armeni quando commentavano l’eventuale ingresso della Turchia in Europa.

Se la sinistra da una parte durante la trasmissione di Porta a Porta ha negato il fattore religioneAl-Azhar-Cairo nel fenomeno del ‘terrore’, Salvini (Destra) ha esagerato chiedendo che il Papa non dialoghi con l’Islam. Invece il dialogo per quanto sia ancora tra sordi, è sempre auspicabile perché solo con il confronto e la ricerca di valori comuni si potrà riportare le religioni alla ragione e sconfiggere il fondamentalismo; quello stesso che, con i dovuti indottrinamenti ha narcotizzato i terroristi franco algerini trasformandoli in mostri. Quale mirabile opera di convincimento avranno esercitato i compagni dell’ISIS sulle deboli menti dei due giovani fratelli i quali , probabilmente lusingati dalla promessa di entrare a far parte della folta schiera di martiri, avranno aperto gli occhi agli incantevoli mondi del Paradiso dove fiori , fanciulle e ‘arcobaleni ‘di luci li avrebbero accolti e dove la sola visione dell’immagine luminosa del profeta avrebbe garantito un martirio indolore. Chissà se, mentre le pallottole dei poliziotti che straziavano le loro carni nel momento del ‘martirio’, non abbiamo in quegli attimi di lucidità compreso l’ errore commesso scegliendo la morte anzi che la vita!?

Dopo due serate di dibattito sul terrorismo con la conduzione eccellente di Bruno Vespa , a parte l’intervento di Alfano che ha chiarito misure e programmi da proporre al Parlamento Europeo, non ci sono state reali proposte condivise su cosa fare dopo i terribili avvenimenti di Parigi. E’ chiaro però che gli italiani hanno bisogno di unità e di sicurezza. Dunque mettiamo fine all’idea che la Sinistra sia l’angelo buono e la Destra l’angelo malvagio!. C’è bisogno di una salvinisola verità quella che non discrimini il pensiero dell’altro ma lo accolga e lo integri affinchè fatti oggettivi e soggettivi vengano osservati e giudicati da una prospettiva più ampia, se necessario con un atto di umiltà , di ascolto rispettoso perché tutte le opinioni ,da qualsiasi formazione politica esse provengano, possono concorrere alla soluzione di problemi interni ed esterni al paese soprattutto quando è in gioco la sopravvivenza e la libertà dello stesso. Se non riusciamo a guardare gli eventi come interconnessi ed interdipendenti , se non riusciamo a riconoscere nell’opinione dell’altro una parte della nostra opinione, qualsiasi dibattito, che avvenga in un salotto privato , in una trasmissione televisiva o in Parlamento non sarà mai un dibattito costruttivo ma solo un incontro-scontro fra estranei che dopo aver espresso le proprie idee, alla fine si ritrovano ancora lontani trasmettendo agli italiani la percezione della solita divisione quando invece si aspettano unità di pensiero e di azione da entrambe le parti.

Dunque Sinistra e Destra non siano divise ma collaborino uniti per un unico obiettivo perché quella parte di verità che è stata convenzionalmente posta a destra appartiene anche al politico di sinistra in quanto come esseri pensanti, le riflessioni e le soluzioni che si generano quando la mente è in azione sono infinite e variabili e anche se ciascuno sceglie quella più vicina al suo modo di essere ed alla sua esperienza personale di vita, nessuno può negare che le scelteAL-SISI-MORSI dell’uno e le scelte dell’altro sono parte della stessa unità di pensiero che le ha prodotte. Alla luce di queste semplici considerazioni bisogna dire che non è sempre la saggezza a guidare il politico ma quasi sempre il dovere di non tradire idee e programmi proposti e accettati all’interno del proprio partito. In tutti questi anni la politica delle opposizioni è quella che ha sempre vinto rispetto alla politica dell’accordo ,della collaborazione e della unità . Ecco perché la nostra Italia è scesa sempre più in basso e non riesce a volare. Valorizziamo la politica come Missione e come tale si scelgano politici che concepiscano il Governo del paese come vocazione più che come mezzo per esercitare potere e ricchezza.

A Parigi si sono incontrati i leader per marciare insieme e discutere del terrorismo mondiale , M anche se, il buon Hollande, che ha invitato tutti alla Unità nazionale, non ha invitato Marie le Pen, considerata xenofoba ed estremista. Questo è un esempio di come si fa ancora politica non solo in Italia ma in Europa e nel mondo; la politica della divisione e della contrapposizione.. Lasciamoci illuminare dalle parole del Maestro che aveva insegnato: ‘amiamo i nostri nemici ‘. Il che significa: facciamo di due UNO perché la verità è sempre nell’UNO quindi nell’UNITA’.