Berlusconi avverte Monti: riforme o il governo rischia di andare a casa

Stiamo arrivando al redde rationem tra Berlusconi e il governo Monti:  “Siamo qui a sostenere il governo tecnico e lo faremo fino a quando sarà necessario per le riforme. Non potremo continuare ad esserlo se i provvedimenti saranno contrari al buon senso e al bene del Paese. Allora ci prenderemo la responsabilità di guardare ai provvedimenti in modo critico”. Queste parole pronunciate dal Cavaliere che ha deciso di intervenire in prima persona nell’agone politico di questi ultimi giorni, che ha visto Angelino Alfano e il presidente del Consiglio Mario Monti, fronteggiarsi aspramente sulle tasse e sull’Imu. Le parole sono lapidarie: l’appoggio del Partito della Libertà non sarà più condizionato.

Nell’intervento del Cavaliere alla chiusura della campagna elettorale del suo partito alle amministrative di Monza, Berlusconi ha affrontato il rapporto tra il suo partito e il Carroccio: “Non abbiamo mai rotto con la Lega. Sono sempre stato in contatto sia con Bossi che con Maroni e non esiste una frattura tra noi e la Lega”, ha detto il Cavaliere. Per quanto riguarda il fatto che la Lega e il Pdl correranno da soli a queste amministrative, Berlusconi ha spiegato che questa è “una scelta sbagliata, e i risultati di queste elezioni lo confermeranno”. Infine, sulla ricandidatura dell’ex segretario leghista, Bossi, di ricardidarsi alla guida del movimento, il cavaliere ha solamente detto che questo “è un problema interno alla Lega”.

Non ha lesinato altre stoccate a Monti: “Tra noi e il Carroccio esisteva un dissenso sul sostegno a questo governo, e devo dire che alcune ragioni fondate la Lega le aveva”.