Equitalia ora ha paura mentre non ne ha avuta quando ha sequestrato anche le pensioni sociali a Catanzaro

di Pasquale A. Di Todaro

incidenti a sede Equitalia a Napoli

Che faccia tosta! Dopo che a Roma, a Napoli, Milano e Mestre dove addirittura i manifestanti hanno murato l’entrata agli uffici ed in altre città italiane c’è stata quasi una rivolta contro Equitalia, i vertici dell’Istituto di riscossione hanno avuto la spudoratezza di dichiarare che: “E’ inaccettabile continuare a scaricare irresponsabilmente su Equitalia la colpa di gesti estremi e situazioni drammatiche, che hanno invece origini diverse e lontane che stanno esplodendo solo oggi a causa della crisi economica. Eventi tragici da non spettacolarizzare, per i quali Equitalia esprime profonda vicinanza alle famiglie coinvolte”.

Parole ipocrite dopo ciò che hanno fatto a Catanzaro i funzionari di Equitalia dove hanno posto in essere un sequestro presso terzi bloccando, presso le banche, i depositi di pensionati senza distinguere le somme depositate quali pensioni ricevute e depositi veri e propri. Hanno addirittura messo sotto sequestro le pensioni minime e sociali. E poi si viene a dire che la colpa non è la loro se avvengono delle tragedie? A Catanzaro non è stato forse messo in atto una istigazione a compiere atti inconsulti per la disperazione di non poter neanche acquistare i generi di prima necessità avendo sequestrato le pensioni?

Certo, la colpa non è degli impiegati Equitalia, ma dei loro metodi sì ma, soprattutto, di chi ha dato loro tutto questo potere. Sequestrare le pensioni è da incivili, specie in momenti come questi e non è secondario il fatto, che la legge vieta questo tipo di sequestri. Al massimo si può sequestrare fino ad un quinto della pensione, ma è assolutamente illegale mettere sotto sequestro le pensioni minime e quelle sociali.

Pertanto, tutte le parole di “vicinanza” alle famiglie colpite dai vostri metodi che irresponsabilmente e simulatamente pronunciate, sono dovute al timore di reazioni da parte dei cittadini dopo che per anni li avete perseguitati con arroganza e prepotenza derivatavi dalle leggi che vi hanno istituito. Vergognatevi se ne siete ancora capaci e se avete ancora un briciolo di dignità! E il signor Monti, che nei prossimi giorni verrà a farvi visita per portarvi la solidarietà sua e del suo governo, si accomuni alla vostra vergogna anche se colpe dirette, al momento, lui non ne ha.