Fini, Bocchini e il Fli al capolinea

Dio li fa e poi li accoppia...

Il terzo polo, al primo turno delle elezioni amministrative, si è sciolto come neve al sole. Sia Fini che Casini, si sono spaventati tant’è che il leader dell’UDC ha ufficialmente affondato il terzo polo e quindi, Fini e Rutelli, sono rimasti in mezzo al guado.

All’UDC di Pierferdinando Casini fanno la corte sia il PD con Bersani e D’Alema, sia il PDL tant’è che il segretario del PD continua, da giorni, a dire ai suoi che il centrosinistra non è sufficiente per governare e l’unica prospettiva è l’alleanza progressisti-moderati. Bersani si affretta ad aggiungere che non si vuole rifare l’Unione, ma che l’UDC deve scegliere tra un polo democratico e uno che dà risposte regressive. E si riferiva, in questo caso, al PDL.

Il probabile riavvicinamento tgra UDC e PDL spaventa sia Fini che Bersani, ma sembra sempre più concreto questo apparentamento. L’ex minisgtro Scajola dice che se i moderati si uniscono vincono, e se si dividono perdono. E poi certe divbision i sono solo fittizie. A Strasburgo tutti siedono negli stessi banchi, quelli del Ppe, ma a Roma sono divisi in quattro gruppi parlamentari. Casini, da par suo, lodea l’ex alleato dicendo: “Sono convinto che ci sono forze responsabiuli all’interno del Pdl, che hanno fatto prevalere l’appoggio a Monti e che non sono assolutamente intenzionate a portare l’Italia sul baratro o sull’orlo di un’avventura molto brutta”.

Ma sono soprattutto le mosse dei finiani che, scaricati da Casini, ora puntano a sinistra: manca solo quella. “Il Paese è in crisi, non ne uscirà facilmente, né a breve. Ci sarà ancora bisogno di una coalizione e di una soluzione alla tedesca dopo le politiche della primavera 2013: i mkoderati e l’area riformista possono governare e affrontare insieme le emergenze. Penso che una larga coalizione sarà tanto più forte quanto più riuscirà a tagliare gli estremi”. E questo è il pen siero di Italo Bocchino del Fli. Ma i cittadini si chiedono a questo punto: ma chi sono costoro? Fini e compagni, dopo aver lasciato il Pdl e aver reso il Paese ingovernabile, con che faccia parlano di governabilità? L’unica governabilità sarebbe quella che sparissero dal panorama politico con un enorme risparmio di quattrini da parte dei cittadini.