La sinistra romana contro i marò detenuti in India. Bagarre in aula

Tensione in Consiglio Comunale oggi a Roma. Nell’aula Giulio Cesare consiglieri del Pdl hanno distribuito magliette con le foto dei due Marò del Battaglione San Marco detenuti ingiustamente in India.

Le reazioni non si sono fatte attendere ed il Pdl ha dichiarato: “È davvero esecrabile che nell’Assemblea capitolina che rappresenta i cittadini della capitale d’Italia si sollevi una gazzarra indegna da parte della sinistra contro le sacrosante dichiarazioni di solidarietà per i due Marò italiani, a tutt’oggi bloccati in India, espresse dai consiglieri Pdl di Roma” il commento del senatore del Pdl Domenico Gramazio spiegando che “la strumentalità e pochezza delle argomentazioni addotte dalla sinistra tradiscono solo un atteggiamento antiitaliano e uno scarso rispetto per i valori della Patria, mentre nelle altre istituzioni, Camera e Senato, le forze politiche si sono schierate in modo bipartisan a favore dei nostri Marò”. Ugo Cassone ha parlato di “stupefacente reazione antitaliana da parte dell’opposizione”.

A sua volta l’opposizione tramite il consigliere capitolino di Action, Andrea Alzetta, ha dichiarato: “La manifestazione del Pdl è stata sostenuta in maniera irresponsabile dal presidente Pomarici che ha appeso sul suo scranno la maglietta con i due mercenari che hanno ucciso due poveri pescatori e che la retorica patriottarda a eletto a eroi. Non sanno più a cosa attaccarsi”. “Oltre a chiedere la sottoscrizione al momento del ritiro della T-shirt, ai consiglieri presenti è stato chiesto di indossarla al momento dell’esecuzione dell’Inno di Mameli – ha dichiarato la Presidente della Commissione delle Elette di Roma Capitale, Monica Cirinnà – Ritengo questa iniziativa del tutto sbagliata, indebita, non concordata in conferenza dei capogruppo e soprattutto un uso improprio dell’istituzione da parte del presidente Pomarici il quale lui stesso ha indossato la maglietta distribuita”.

Il presidente del consiglio comunale Marco Pomarici, ha a sua volta replicato alla Cirinnà con le seguenti parole: “Evidentemente era assente o distratta – ha replicato Marco Pomarici, presidente del consiglio comunale – voglio assicurare che nessun membro degli uffici della Presidenza ha distribuito alcuna maglietta all’ingresso dell’Aula. Si tratta di personale organico all’Amministrazione che da anni segue i lavori dell’Assemblea Capitolina con serietà ed imparzialità. Quanto alla mia persona è sotto gli occhi di tutti che non ho indossato alcunchè, mi sono limitato a riceverla per poi successivamente ripiegarla sul mio scranno a seduta non ancora iniziata. Quanto alla condivisione dell’iniziativa espressa al microfono la ribadisco totalmente”.

C’è da dire, però, che in Consiglio Comunale di Roma, quelli di Action e la consigliera Cirinnà, si sono comportati come anti-italiani e, se fossimo una nazione seria, sarebbero stati cacciati a calci dall’aula. Persone indegne di sedere sugli scranni istituzionali ben conoscendo, tra l’altro, chi sono i componenti di Action. A Roma li conoscono tutti: sono quelli che occupano gli stabili o gli appartamenti vuoti destinati a famiglie bisognose per poi “rivenderli” agli extracomunitari intascando i fitti che pretendonocome se fossero i proprietari legali degli stabili. La magistratura, si sa, è avvolta dalle “nebbie” e vedono solo ciò che fa comodo. È vero però, che alcune volte sono stati anche processati, ma la cagnara che è seguita dinanzi al palazzo di giustizia di Piazzale Clodio molte volte ha fatto sì che se la cavassero. Come al solito, si direbbe.