ITALIANI “RIALZIAMO LA TESTA” (3)

“Non dovremmo essere degli statici, dovremmo essere dei dinamici e prendere il posto          che ci spetta, che dovrebbe essere sempre all’avanguardia”

 dal nostro inviato Tommaso Aniello da Napoli

“Riflessioni”

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 Napoli, 14 aprile 2020 – Carissimi amici, mi rivolgo a tutti i miei Connazionali e seguitando nella mia personale analisi relativa all’attuale situazione di emergenza sanitaria Nazionale e a tutto quanto ad essa ormai risulta conseguentemente correlato in termini socio-economici e politici non posso che restare a dir poco “ALLIBITO” nel constatare il “PERDURARE DELL’IMMOBILISMO” dilagante, apatico e quanto mai “COLPEVOLMENTE DISINTERESSATO” a fronte di “FATTI e CIRCOSTANZE” quanto mai “PALESI e INNEGABILI”!

Mi chiedo e Vi chiedo, sarebbe questa l’eredità ed il senso di responsabilità che ci hannocostituzione tramandato gli Eroi che ci hanno preceduti nei diversi momenti storici laddove, sistematicamente, il “popolo sovrano” si è dimostrato all’altezza di ogni difficile situazione sociale, politica, economica, culturale e religiosa, ribaltando lo stato delle cose imposte dal malgoverno del momento?

Siamo certi di essere gli eredi legittimi di cotanti Eroi, ai quali dobbiamo la costruzione di questa Nostra Italia, ed al sangue versato da intere generazioni nel perseguimento di un sogno che Noi stiamo infrangendo con il Nostro comportamento “omissivo”?

Non credo che ai loro occhi saremmo degni di tale eredità, “inermi e inoffensivi” come siamo diventati.

Un popolo di “apatici disinteressati”, nella Nostra “pochezza dichiarata” ed “inutili” a Noi stessi ed agli altri.

popolo oppressoGente assolutamente “inoffensiva” che preferisce restare “rintanata” piuttosto che “assumere” qualunque “iniziativa” per inutile che possa risultare.

Un Popolo, il Nostro, che vive unicamente di “luce riflessa” della “grandezzsa” di chi ci ha preceduti, incapace di “urlare” il proprio “disagio” e la propria “povertà di spirito, di iniziativa, di reazione”, ancor prima che di risorse economiche!

Un Popolo, il Nostro, che nulla avrebbe da invidiare ad altri Popoli in alcun senso; tuttavia, ci siamo lasciati andare ad una lenta “agonia” che ci ha portati ad essere “succubi” di “insulsi individui” che decidono, stabiliscono e ci impongono il “ritmo vitale”, con potere di “vita e di morte” su di Noi, essendo ormai divenuti i Nostri “padroni” e Noi i loro “schiavi”!

Questo siamo diventati; c’è stato un tempo, tuttavia, in cui siamo stati Poeti, Artisti e Navigatori ma, soprattutto Eroi.

Non ritengo di rango inferiore i Poeti, ne gli Artisti, ne i Navigatori che tanto lustro hanno datoprima guerra mondiale alla Nostra Nazione e che nessun’altro Stato può vantarsi di aver avuto, senza tema di confronto, ma, se l’Italia è stata ciò che raccontano i libri di storia lo dobbiamo agli “impavidi eroi” che si sono succeduti nel tempo, che hanno “lottato” e che hanno dato la “vita”, al fine di creare, ciascuno col Suo contributo e nelle diverse epoche storiche, il “sogno” di una Italia “libera dall’oppressore” sia interno che esterno.

Il “giogo” non è necessariamente “imposto” da una “entità extranazionale”; a volte, può essere imposto in maniera ancor più “dolorosa” dal tuo stesso “fratello”, ovvero dal tuo stesso “governo”.

La storia lo insegna, ma alle volte può essere ancor più “crudele, meschino, subdolo e deleterio” quando è “imposto” dal tuo stesso “fratello”, in combutta col “nemico straniero”!

Certo, ciascuno di Noi si chiede perché dovrebbe essere il “primo” a prendere una qualsivoglia “iniziativa di ribellione al sistema”, in una sorta di “scaricabarile nazionale”, sport nel quale non abbiamo rivali al Mondo.

Salvini Meloni TajaniIn verità e in linea di principio potrei essere d’accordo con Voi su questo pensiero, vivendo in un Paese, il Nostro, in cui la “contraddizione” ad ogni livello è l’assoluta “verità’’, il “modus vivendi; in realtà, dovrebbero essere i “signori politici alla opposizione di governo”, comunque “legittimati” dal voto Popolare ad assumere tali “iniziative” e ad assumersi le “responsabilità’, quanto meno a giustificare la “loro esistenza”, tuttavia, nel caso di specie e in questo preciso momento storico di emergenza sanitaria e socio-economica, questi signori sono letteralmente “scomparsi” e non solo dalla scena politica Nazionale, senza voler entrare nella “elucubrazione” delle motivazioni che peggiorerebbero il mio giudizio, già sin troppo “denigratorio” sul Loro “assordante silenzio”!

Servirebbe quindi una “INIZIATIVA POPOLARE” che rimetta in moto la “rinascita nazionale” in uno scatto di “orgoglio popolare” che possa rammentare alla odierna “all’attualepopolo maggioranza politica ed altresì alla opposizione di governo”, senza nessuna esclusione, che il “popolo” è ancora in grado di esercitare la “propria indiscussa sovranità”, in maniera “democratica”, ma capace in “extrema ratio”, di “sovvertire lo status quo”, con ogni mezzo, quando questo “attenta incofutabilmente al bene comune ed alla salute pubblica dell’intera comunità nazionale”!

Dunque, quello che intendo dire è che il “popolo” dovrebbe prendere coscienza del fatto che spetta a Se e non ad “altri”, prendere “l’iniziativa” che possa cambiare l’attuale stato delle cose, partendo inevitabilmente dalla “politica”.

“Coloro che baratterebbero la libertà per una sicurezza temporanea, non si meritano né la libertà né la sicurezza.” BENJAMIN FRANKLIN

“Coloro che baratterebbero la libertà per una sicurezza temporanea, non si meritano né la libertà né la sicurezza.” BENJAMIN FRANKLIN

A tale scopo, stiamo costituendo un “MOVIMENTO D’AZIONE POPOLARE”, che possa “democraticamente” aiutare a dettare le linee guida e strategiche ad una “delegazione permanente” che abbia il compito specifico di “interagire con le Istituzioni”!

Questo si può rendere concretamente fattibile avendo i “numeri”, quindi le “adesioni massive a livello nazionale”, come accadeva nella “prima repubblica”, dove chi aveva più tessere nel Partito, “contava” rispetto a chi ne aveva meno e vi posso garantire che la “politica” è sempre stata sensibile, e lo è ancora, sia ai “numeri” che alle “preferenze”!

(continua)

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