La vittoria di Hollande in Francia spaventa le borse europee

La politica di Olanda e Francia dove nella prima la coalizione di governo non riesce a mettersi d’accordo sulle misure anticrisi da prendere, e la Francia per la possibile vittoria di Francois Hollande al ballottaggio delle presidenziali che potrebbe rimettere in discussione le basi del patto di bilancio europeo, mettono in crisi le borse europee.

Come al solito i listini nostrani, trascinati anche dai listini spagnoli, segnano delle forti perdite.

A Londra l’indice Ftse 100 arretra dell’1,87%. Francoforte arretra con il Dax a – 3,09 e a Parigi il Cac 40 incrementa le sue perdite a -2,49%. Giù del 2,8% Madrid. E torna a crescere lo spread che si mantiene sopra i 400 punti oscillando intorno a 405 dopo aver toccato un massimo di 410, livello che non veniva raggiunto dal gennaio scorso.
Guardando ai titoli principali sul listino milanese, bancari e finanziari sotto tiro. Banco popolare accusa un calo di quasi il 4,50%, flessioni intorno al 4% per Mps, Bpm, Unicredit -3,50 mentre Intesa Sanpaolo arretra del 2,85%. Pesante anche Fiat che cede il 3,40% in attesa della trimestrale trascinando al ribasso exor che accusa un tonfo del 4,50%.