Marò Btg. San Marco: prolungata la loro prigionia. Fuori l’ambasciatore indiano e boicottiamo i loro prodotti

La Corte Suprema indiana del Kerala ha  prolungato la prigionia in carcere dei due marò del Battaglione San Marco, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone per altri quattordini giorni. Ma la Corte non si è limitata solo a questo: ha anche criticato aspramente l’accordo extragiudiziale che il governo italiano aveva raggiunto con le famiglie dei pescatori uccisi – concedendo loro “a titolo umanitario” la non indifferente somma di 146000,00€ – e con l’”armatore” del peschereccio a cui, sempre il governo italiano, aveva riconosciuto un risarcimento di 25000,00€, bloccando l’erogazione di questi fondi.

I due marò, oggi, sono stati costretti a presentarsi con alcune ore di ritardo al cospetto dei giudici che, ripetiamo, ha prolungato la loro prigionia per una manifestazione di protesta.

È ora di dire basta a questi cialtroni che stanno violando ogni possibile norma internazionale. Il nostro governo si svegli, e cominci a pestare i pugni sul tavolo iniziando con l’espellere l’ambasciatore indiano che, ironia della sorte, ha la propria ambasciata proprio in via XX Settembre a Roma proprio di fianco al nostro Ministero della Difesa.

La fallimentare azione diplomatica del nostro Ministro degli Esteri e dei suoi “ambasciatori”, non ha dato risultati se non quello di far prolungare le sofferenze dei nostri due marò. È ora che il popolo italiano si svegli iniziando a boicottare tutti i prodotti commerciali provenienti da quella zona del mondo, che cominci a preparare i piroscafi per rimandare nelle loro terre di provenienza i cittadini indiani residenti in Italia dove, non solo hanno ricevuto accoglienza e aiuto, ma che vengono trattati da persone civili.

Non vorremmo che la Corte Suprema del Kerala fosse invidiosa del fatto che a prendere soldi sarebbero stati solo i famigliari dei pescatori uccisi e dell’”armatore”… a buon intenditor poche parole. E tra l’altro, un politico italiano diceva che a pensar male si fa peccato, ma che spesso ci si azzecca.

Sempre a favore dei marò, il giorno 11 maggio p.v. ci sarà un sit-in dei baschi verdi dinanzi a Montecitorio e il 12 maggio p.v. una manifestazione in piazza Santi Apostoli, con relativa fiaccolata sempre in appoggio ai nostri due soldati, con la partecipazione dei loro famigliari. A questo punto però, c’è da osservare che gli italiani sono gente strana perché ognuno va per proprio conto e perchè ognuno vuole appuntarsi la medaglia sul petto. Non siamo una nazione che fa “squadra” perché anziché organizzare due manifestazioni, ne basterebbe una, ma fatta bene. Peccato!