Panorama rivela che Belsito faceva spiare Maroni da un investigatore

Mentre le inchieste delle procure proseguono e l’ex tesoriere Francesco Belsito, indagato per truffa ai danni dello Stato e riciclaggio, ieri ha consegnato ai rappresentanti della Lega Nord in via Bellerio 11 lingotti e 11 diamanti in una confezione sigillata insieme all’Audi A6 usata da Renzo Bossi, emerge un nuovo particolare sulla scandalo che ha travolto la Lega Nord.

A rivelarlo in esclusiva è il settimanale Panorama. E fornisce la prova delle lotte intestine al partito. Nel Carroccio c’era chi da mesi stava preparando un dossier per tentare di screditare Roberto Maroni. In un lungo servizio, Panorama racconta come Belsito, dal gennaio scorso, abbia ingaggiato un detective privato genovese, coadiuvato da alcuni collaboratori, per indagare sulla vita e sugli affari dell’ex ministro dell’Interno.

“Non appena ho capito chi fossero i miei nemici (dentro alla Lega Nord ndr), ho deciso di fare un po’ di ricerche su quelli che sostengono di essere “trasparenti”, “puliti” e “corretti”. Presto ognuno dovrà assumersi le prorpie responsabilità”, ha detto Belsito a Panorama.

L’investigatore, incontrato dal settimanale, aveva già lavorato per scoprire chi fossero gli autori di una biografia denigratoria su Internet dell’ex tesoriere. Per questo lavoro è stato pagato con soldi del partito. Parte del dossier su Roberto Maroni dovrebbe essere stato sequestrato dagli inquirenti durante le recenti perquisizioni a casa di Belsito. Maroni, sempre su Panorama, ha commentato così la vicenda: “Pretendo di sapere se davvero qualcuno all’interno della Lega mi ha spiato. e, accertate le responsabilità, i colpevoli dovranno essere cacciati. A tutti i livelli”.

“Non resterò nemmeno un minuto in più, se, una volta accertate le responsabilità, non se ne andranno tutti i colpevoli, a tutti i livelli”, ha aggiunto poi il triumviro della Lega Nord.“E pazienza se dovessi scoprire altre amare verità, se, cioè, dovessi scoprire di essere stato tradito da un presunto amico: non ci saranno sconti per nessuno“, ha concluso Maroni.