Navi da crociera: il governo autorizza gli “inchini” alla Schettino

La nave da crociera Costa Concordia "inchinata"

Il ministro dell’ambiente Corrado Clini ha “autorizzato” gli inchini alla Schettino che, anziché far navigare le navi da crociera alla distanza di 2 miglia dalle coste, dopo la tragedia del Concordia avvenuta come si ricorderà il 13 gennaio scorso e che ha causato decine di vittime, ha autorizzato con il decreto appena approvato, ha abbassato il limite a 0,7 miglia che corrispondono a poco più di 1000 metri. Il Concordia navigava a circa 500 metri dalla costa dell’Isola del Giglio.

Il cambio è dovuto alle proteste, in particolare, dei comuni di Santa Margherita Ligure, Camogli, Portofino e Rapallo che avrebbero visto i loro commerci penalizzati perché quando i turisti scendono a terra per visitare queste località, qualcosina in cambio lasciano per l’acquisto di magliette e souvenir vari.

Con toni trionfalistici il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando ha annunciato che “L’autorità marittima ha disciplinato attraverso l’individuazione di punti di fonda l’accesso delle sole navi da crociera i cui passeggeri dirigono poi nei porti di Santa Margherita Ligure, Portofino e Rapallo. Le aree sono a circa 0.7 miglia dal perimetro esterno dell’area marina protetta di Portofino”.

“Purtroppo – è la replica del responsabile di Legambiente Sebastiano Venneri  – le cose non stanno proprio così perché, chi sceglie questo tipo di vacanza, infatti, non dispone di grandi somme di denaro e i suoi soldi preferisce andarli a spendere all’outlet di Serravalle Scrivia piuttosto che a Portofino”. E come dargli torto visto i prezzi praticati dai commercianti del Tigullio?