La “vecchina” atterra in ritardo a via Iberia: Una favola!

Caro Pasquale,

agganciandomi alle parole dell’umile fratello che ha commentato l’articolo sulla sig.ra Maria Grazia Pedinotti, vorrei raccontare una favola.

C’era una volta un obbedienza nella città eterna che elesse come suo rappresentante unabefana-buffa vecchina dell’aspetto mite e gioviale. All’inizio tutto si svolse con armonia e secondo i principi di fraternità e giustizia, la vecchina per far vedere che era brava nel suo ruolo incrementò, con abile diplomazia, i soci di questa obbedienza con la gioia di tutti.

Ma dopo qualche tempo la vecchina presa dall’ebbrezza del successo per facilitare tale opera cominciò a fare promesse su promesse e agevolazioni, contentini come lei li chiamava, facili promesse difficili da mantenere tutte.

Dopo qualche tempo questa vecchina cominciò ad essere messa in guardia su tale spregiudicata e pericolosa politica da coloro che gli avevano accordato la fiducia, ma Ella non dava ascolto a questi “grilli parlanti”, e fidando nel risultato immediato, vedendo che la gente accorreva, si convinceva sempre di più di essere nel giusto.

Ma i grilli parlanti, che ancora si fidavano di lei, continuarono a metterla in guardia soprattutto facendole notare che se le persone accorrevano per il contentino, non erano persone proprio adatte ai principi fondamentali dell’Obbedienza, e soprattutto, che non poteva promettere a tutti qualcosa… non c’erano cariche appetibili per tutti.

La vecchina, forse pressata dalle promesse fatte, forse per l’età o forse per cattivi consigli, si convinse di essere oggetto di una segreta congiura nei sui confronti.

Invece di cercare chiarezza cercò, a suo modo, di difendersi da questa inesistente congiura così, visto che i grilli parlanti occupavano posti che lei aveva promesso ad altri, un lampo di genio le folgorò il piccolo cervellino. Decise di eliminare i grilli e così avrebbe avuto i famosi contentini da distribuire ai suoi nuovi sostenitori i quali, pur di avere il loro biscottino, le trotterellavano intorno saltando e facendole feste e lusinghe.

Così la vecchina cercò aiuto all’esterno per creare false accuse sui tre grilli che ricoprivano tre cariche di prestigio.

massoneriaMa come al solito, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi e il piano della vecchina cominciò a manifestarsi. Così i grilli parlanti, suoi vecchi amici, cominciarono ad avere sentore di tali strane macchinazioni e un giorno, increduli, le chiesero se tali notizie da essi ricevute corrispondessero a verità.

La vecchina smentì con forza e vigore, e con parole tonanti disse che colui che metteva in giro tali notizie mentiva, che la stava calunniando per motivi a lei sconosciuti e per tornaconto personale di chi alimentava le dicerie, e che lei non si era mai rivolta ad esso con simili richieste.

Nel frattempo la vecchina, non potendo più contare sull’aiuto esterno, pervasa da una sorta di mitomania, credendo di essere la regina di tale obbedienza e in barba a tutte le regole, si mise a perseguitare con atti vessatori ed ingiusti coloro che fraternamente le rammentavano quali fossero i principi su cui si fondava l’obbedienza. Cominciò a mandare avanti i suoi pedoni che, con ridicole osservazioni su presunte irregolarità, intendevano aprirle la strada e darle una scusa per azioni più definitive.

Tanto che la vecchina, sulla base di esse, cominciò ad emanare “ordini” fuori da ogni regola.

Cominciò così una guerra interna fatta di accuse, controaccuse e provvedimenti iniqui.

I cosiddetti cospiratori vessati da ingiusti comportamenti, cominciarono a difendersi secondo le regole dell’obbedienza ma per tutta risposta la vecchina, spalleggiata dai pretendenti dei contentini, perse completamente il senso della giustizia e cominciò a coordinare una serie di accuse contro di essi.

Si arrivò quindi in una situazione dove c’erano accusatori e accusati su tutti e due i fronti.teschio

Così che la vecchina, trovatasi in tale situazione, fu presa da un grave dilemma: attendere gli esiti dei processi messi in moto o emanare intanto punizioni preventive per gli accusati…? Alla fine, sempre per essere “giusta”, optò per le azioni preventive ma guarda caso… prese provvedimenti solo nei confronti di coloro che erano stati accusati dai sui amici, mentre nulla fece nei confronti dei sui amici accusati.

Quindi, riassumendo, la situazione alla fine così si presentò al mondo:

gli accusati dagli amici della vecchina furono colpiti con atti sospensivi illegali ed estromessi a forza dalle loro posizioni e ruoli ottenuti con regolare elezione dalla maggioranza dei soci (cosa ovviamente contro tutte le regole);

gli accusati amici della vecchina invece mantennero i loro ruoli senza subire nessun provvedimento preventivo.

Da notare che le accuse nei confronti degli amici della vecchina erano tutte corroborate da prove e fatti accertati, mentre le accuse nei confronti dei cospiratori erano tutte basate su parole riportate dagli amici della vecchina, senza nessun riscontro oggettivo.

La vecchina rimase contenta e soddisfatta di tale decisione, perché con una fava prendeva due piccioni, si toglieva dalle orecchie il fastidioso vociare dei grilli e rendeva disponibili posti per distribuire i suoi contentini.

Così la vecchina palesò la sua natura tanto da creare un diffuso malcontento in quella che fino a poco tempo prima sembrava un’apparente felice Obbedienza.

Alla fine la vecchina indisse una riunione per eleggere i nuovi dirigenti, e procedere cosi alla distribuzione dei famosi e ambiti contentini ma anche qui, lo zampino del diavolo ricomparve… ops senza accorgersene, si ritrovò con più promesse che contentini!!!!

Comunque alla fine la vecchina creò un nuovo organo di governo a sua immagine e somiglianza, con i posti liberati dagli esclusi ha mantenuto le promesse a suo tempo fatte, quindi ha distribuito i sui contentini, ed in cambio essa ha ottenuto per un altro triennio il massimo ruolo.

Tanto per fare un  esempio della qualità di questa nuova formazione di governo, ora l’obbedienza si trova rappresentata da questa vecchina, ovviamente non meritevole, da un garante della giustizia accusato di diffamazione e abuso di autorità e violazione dei principi base che regolano la massoneria e l’obbedienza, e da una terza luce che è già stata espulsa da un’altra obbedienza per grave comportamento antimassonico…

Alcune voci dicono che la vecchina non andò via così contenta e soddisfatta, in quanto coloro che non avevano ottenuto il contentino la presero da parte e le fecero quello che nella città eterna si chiama un “liscio e busso”.

pedinottiQuindi cara vecchina, attenta perche è facile che dal voler prendere due piccioni con una fava si rischia che i piccioni, presi in giro, volino via… e si rimane solo con la fava.

Però per essere onesti la responsabilità non è tutta della vecchina e dei suo accoliti profittatori alla ricerca di un ruolo di prestigio, ma anche di tutti coloro che nonostante condividessero i timori e le perplessità su quanto stesse accadendo, hanno preferito per quieto vivere non manifestare la loro opposizione subendo passivamente e lasciando tutte le persone da loro rappresentate in balia di questo manipolo di furbetti.

Quali considerazioni si possono trarre da questa favola?

Ho solo un’osservazione da fare…

Tralasciando le ovvie considerazioni sulla differenza tra Massoni e iscritti alla Massoneria, ma se i carbonari e i garibaldini si fossero comportati come questi ultimi, l’Italia esisterebbe oppure sarebbe ancora in mano ai Borboni e quant’altri?

Chissà se andando in giro tra le tante realtà massoniche non si trovi una qualche corrispondenza con fatti reali!